Conservativa e trattamenti canalari

Cura delle carie o traumi (conservativa) e dei tessuti interni dei denti (endodonzia)


Perchè è necessario otturare i denti?
Fin da quando nasciamo la nostra bocca inizia a venire in contatto con i batteri, che si trovano ovunque (dalla bocca della mamma che ci da un bacio, al ciuccio, etc etc) e che continueremo ad “incontrare” e “ospitare” per tutta la vita. Essi si annidano nella nostra bocca e vengono nutriti dal cibo che mastichiamo; alcuni cibi risultano particolarmente graditi a questi nostri ospiti, ad esempio le caramelle. E quando mangiamo essi producono una sostanza acida, nota come placca, che, se non eliminata subito attraverso l'igiene, agisce letteralmente mangiando progressivamente i nostri denti, fino a distruggerli, provocando dei buchi che comunemente chiamiamo carie. E purtroppo il nostro corpo non è in grado di riparare autonomamente il danno provocato ai nostri denti. Il battere che comunemente causa la carie è lo streptococco mutans.

Quando dobbiamo intervenire?
Solitamente un dente cariato presenta un aspetto diverso da un dente sano... e spesso ci fa anche male. Quando ce ne accorgiamo è bene fissare subito un appuntamento con il nostro dentista; la tempestività dell'intervento infatti è fondamentale, ond'evitare che la carie diventi troppo profonda con il rischio di dover devitalizzare o peggio ancora togliere il dente.
Non sempre le carie presentano dei sintomi, soprattutto nella iniziale fase di formazione; pertanto è altrettanto fondamentale fare dei controlli periodici (ogni 6 mesi, salvo diversa indicazione del dentista) ed eseguire periodiche sedute di igiene dentale in via preventiva.

Come interviene il dentista?
Una volta i denti cariati venivano tolti; oggi è possibile ripararli attraverso la tecnica dentistica chiamata otturazione. Essa consiste nell'asportazione dei batteri che infestano il dente e nella chiusura definitiva della parte del dente mancante con un materiale esteticamente uguale al dente.
 


Vi sono 2 diversi materiali che possono essere utilizzati: l'amalgama e i compositi in resina.
Il primo tipo di materiale veniva utilizzato in passato, oggi abbandonato perchè composto da metalli ritenuti da alcuni potenzialmente tossici; inoltre l'amalgama presenta un colore metallico antiestetico molto diverso da quello di un dente naturale.
Viceversa oggi sono molto utilizzati i compositi in resina, che hanno una consistenza modellabile nel dente, un colore simile a quello della nostra dentina, e che una volta stesi adeguatamente nella parte mancante del dente, vengono fissati attraverso l'utilizzo di un polimerizzatore. Esso, riconoscibile dalla luce blu che emette, scatena una reazione chimica che fa indurire il composito utilizzato in brevissimo tempo.



Come si capisce se l'otturazione è troppo alta?
Dopo l'otturazione è possibile avvertire una certa sensibilità al dente che può durare alcuni giorni.
Se però si avverte la sensibilità solo durante la masticazione è necessario tornare dal dentista perché ciò è sintomo che l'otturazione è troppo alta. Il dentista provvederà ad abbassarla con l'ausilio dei suoi strumenti (turbina, micromotore e frese).  

Quando si deve ricorrere al trattamento canalare (devitalizzazione)?
Si ricorre al trattamento canalare per salvare un dente che altrimenti verrebbe estratto.
E' necessario quando il nervo del dente viene colpito da un'infezione.
L'infezione può causare un ascesso.

Cos'è un ascesso, e da cosa è causato?
A volte il nervo interno al dente può morire a causa di un trauma o di deterioramento causato da carie. Ciò può rappresentare fonte di nutrimento per batteri “di passaggio”, che si installano nel dente morto continuando a riprodursi ed aumentare l'infezione. Il nostro corpo non può far nulla in questa situazione poiché quando muore il dente, il sangue non vi arriva più, e quindi neanche gli anticorpi necessari a sconfiggere i batteri. Alla fine i batteri iniziano a fuoriuscire dal dente ed invadono lo spazio tra il dente e l'osso. Ciò dà il via ad un ascesso; il corpo risponde mandando anticorpi che uccidono i batteri intorno al dente ma che non riescono ad eliminare la causa del problema, che è l'infezione interna al dente. Il dentista ha due possibilità: togliere il dente e rimuovere l'infezione, oppure eseguire un trattamento canalare. In quest'ultimo caso il dente viene pulito e sterilizzato internamente e all'interno di ogni canale viene inserito un otturatore, che agendo come un tappo, impedisce ai batteri di entrare nuovamente nel dente.

Qual è la procedura del trattamento canalare?
Solitamente un dente che deve essere devitalizzato ci dà alcuni sintomi tipici: sensibilità al freddo, crescente sensazione di pressione nel dente e fitte. Il dentista farà una radiografia per assicurarsi che l'infezione abbia raggiunto il nervo ed esaminare le caratteristiche dei canali.
Se il dente è troppo infiammato il dentista può decidere di prescrivere un ciclo di antibiotici prima di iniziare il trattamento canalare ond'evitare un eccessivo sanguinamento nel corso della devitalizzazione, che può anche renderla impossibile.
Il trattamento canalare è un processo che si sviluppa in diversi passaggi e che dura circa un'ora/un'ora e 30 minuti. Il dentista apre il dente, elimina il nervo, pulisce e disinfetta i canali. 
Nella fase successiva, il dentista elimina la medicazione temporanea e procede a chiudere i canali del dente, sigillandoli con un materiale biocompatibile (di solito è  un materiale simile alla gomma, che si chiama guttapercha, una resina naturale in grado di trasformarsi in idrossido di calcio). La guttapercha viene usata in combinazione con un cemento adesivo, per far sì che il canale radicolare risulti completamente sigillato. A conclusione viene apposta una medicazione temporanea.
Vi possono essere situazioni in cui il dentista preferisce non sigillare immediatamente i canali, e rimandare tale fase ad un successivo appuntamento. Ciò avviene quando:

Dopo un periodo che è consigliabile non superi le tre settimane circa è necessario tornare dal dentista per ricostruire il dente: la devitalizzazione scava in profondo il dente e ne lascia solo le pareti esterne; il dente rimane quindi molto fragile e a rischio di frattura. Il dentista metterà un perno all'interno del dente che gli darà supporto.
Spesso la ricostruzione con perno non è sufficiente: in questo caso viene posta una corona sul dente. Le corone sono delle capsule che hanno la forma del dente e vanno a ricoprirlo in modo da proteggerlo quando è rotto o ha subito un profondo trattamento canalare. Le corone coprono l'intero dente fino alla gengiva.


Perchè è necessaria la corona?
La corona è necessaria nelle seguenti situazioni:

  1.  Per proteggere un dente fragile (ad es. a causa di una nuova carie) dalla rottura o per tenere insieme la parti di un dente spaccato;
  2.  Per risanare un dente già usurato;
  3.  Per coprire e supportare un dente otturato quando rimane poco del dente originario;
  4.  Per coprire e dare supporto ad un dente che ha subito un trattamento canalare;
  5.  Per posizionare un ponte dentale;
  6.  Per coprire un dente malformato o fortemente decolorato;
  7.  Per coprire un impianto;
  8. Per modifiche estetiche.

Il trattamento canalare può essere doloroso, anche successivamente?
Come detto il trattamento canalare può essere molto doloroso, e spesso il dente può far male anche nei giorni successivi la devitalizzazione. Sentir battere nel dente e provare un dolore sordo sono effetti collaterali comuni conseguenti al trattamento; solitamente scompaiono in circa 48 ore.
Ciò accade perché nel corso del trattamento canalare un po' di materiale infetto fuoriesce dall'apice del canale oltre il dente. Questo genera una piccola area di infiammazione che può dare dolore, e che solitamente può essere curata con un antinfiammatorio generico.

Cosa fare se il trattamento canalare fallisce?
Spesso è possibile ritrattare il dente, anche quando è rotto. Può capitare che un dente devitalizzato non guarisca come dovrebbe, può continuare a far male e l'infezione può protrarsi per mesi, addirittura anni dopo il trattamento. Quando succede si può avere ancora una possibilità di ripetere il trattamento, aiutandolo nella guarigione ed evitando l'estrazione.
Le ragioni per cui un dente può non guarire con un trattamento canalare possono essere molteplici:

  • i canali stretti o curvilinei non sono stati sufficientemente trattati nella prima devitalizzazione;
  • canali con anatomia complicata possono non essere stati rilevati nel corso del primo trattamento;
  • La ricostruzione con perno o l'incapsulamento tramite corona sono stati rimandati troppo a lungo dopo la devitalizzazione;
  • La ricostruzione non ha prevenuto la contaminazione nel dente da parte della saliva.

In altri casi può sorgere un nuovo problema con un dente che è stato devitalizzato con successo:

  • Una nuova carie può infiltrare l'otturazione che chiude il dente causando una nuova infezione;
  • La perdita o la rottura di una corona può esporre il dente al rischio di nuova infezione;
  • Una frattura del dente.

Il ritrattamento è simile alla prima devitalizzazione: il dentista apre il dente e pulisce i canali (può accadere che trovi un canale in precedenza non individuato), rimuove l'infezione, dà forma ai canali, li sigilla con la combinazione di cemento e guttapercha e chiude con la medicazione provvisoria. Dopo massimo tre settimane si procede con la ricostruzione con perno ed eventualmente una nuova corona per proteggere il dente.